MUD 2022

MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2022 – Novità e scadenza

Con la presente si comunicano alcune novità relative alla presentazione della Dichiarazione annuale dei rifiuti tramite MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) relativa ai rifiuti prodotti, smaltiti, trasportati o gestiti nel corso dell’anno 2021.

DPCM del 17 Dicembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 Gennaio 2022

Il nuovo DPCM del 17 Dicembre 2021 NON ha modificato:

✓ i diritti di segreteria (fissati in 10€ per l’invio telematico);

✓ i soggetti tenuti alla presentazione delle Comunicazioni;

✓ le informazioni richieste ai produttori di rifiuti per la presentazione del MUD;

✓ la scadenza di presentazione del MUD, che dal prossimo anno tornerà al 30 di Aprile, a meno di altre proroghe o variazioni.

Le principali novità del nuovo MUD riguardano gli operatori che effettuano riciclaggio finale e recupero di rifiuti urbani e/o imballaggi, che dovranno compilare la scheda riciclaggio e la comunicazione relativa ai rifiuti urbani per i raccoglitori e trasportatori che hanno offerto questo servizio alle aziende che non si sono avvalse del servizio di pubblica raccolta dei rifiuti urbani.

Di seguito si specificano i soggetti obbligati alla Comunicazione Rifiuti ed alle Altre Comunicazioni previste dal DPCM del 17/12/2021.

Nota: Possono presentare la Comunicazione dei Rifiuti Speciali Semplificata esclusivamente i soggetti che producono nella propria Unità Locale non più di 7 rifiuti, per ogni rifiuto, utilizzano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari finali e conferiscono rifiuti a destinatari su territorio nazionale.

SOGGETTI INTERESSATI ALLA COMUNICAZIONE RIFIUTI

I soggetti tenuti alla presentazione del MUD – Comunicazione Rifiuti, sono:

✓ Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;

✓ Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;

✓ Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;

✓ Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;

✓ Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall’art. 184 c. 3 lettere c), d) e g)).

✓ I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;

✓ I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’art. 183 c. 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’art. 189, c. 4, del D.lgs. 152/2006.

Nota: secondo i disposti dell’art. 96 Legge n. 221 del 28/12/2015, le imprese agricole di cui all’art. 2135 del Codice Civile e i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01 (saloni di barbiere e parrucchiere), 96.02.02 (istituti di bellezza) e 96.09.02 (Attività di tatuaggio e piercing) assolvono all’obbligo di presentazione del MUD attraverso la compilazione e conservazione dei formulari di identificazione dei rifiuti, in ordine cronologico per 3 anni successivi alla data di emissione degli stessi.

Si precisa che sono esonerati dall’obbligo di presentazione del MUD:

✓ Gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del Codice Civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’art. 212, c. 8, del D.lgs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti;

✓ Le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi che derivano da attività DIVERSE da lavorazione Industriale, lavorazione artigianale e dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acquee dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi. Ad esempio, non sono soggette alla presentazione del MUD le imprese che producono rifiuti da attività commerciali o servizi.

Si precisa che il nuovo DPCM del 17/12/2021 ha eliminato l’esonero dall’obbligo di presentazione del MUD per i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa, confermando invece quanto sopra.

ALTRE COMUNICAZIONI MUD

Si ricorda che il DPCM del 17/12/2021, oltre alla Comunicazione Rifiuti di cui sopra, prevede altre 5 tipologie di Comunicazioni MUD i cui soggetti obbligati sono nel seguito descritti:

Comunicazione Veicoli Fuori Uso:

✓ Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali, rientranti nel campo di applicazione del D. Lgs. 209/2003.

Comunicazione Imballaggi:

✓ CONAI e i soggetti di cui all’art. 221, comma 3, lettere a) e c) del D. Lgs. 152/2006 per coloro i quali hanno aderito ai sistemi gestionali ivi previsti (SEZIONE CONSORZI);

✓ Impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione (recupero e smaltimento) di rifiuti di imballaggio (SEZIONE GESTORI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO).

Comunicazione Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE):

✓ Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 49/2014.

Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione:

✓ Soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati (comuni o soggetti delegati).

Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche:

✓ La persona fisica o giuridica che, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lettera g) del D.lgs. 49/2014:

1)  è stabilita nel territorio nazionale e fabbrica AEE recanti il suo nome o marchio di fabbrica oppure commissiona la progettazione o la fabbricazione di AEE e le commercializza sul mercato nazionale apponendovi il proprio nome o marchio di fabbrica;

2)  è stabilita nel territorio nazionale e rivende sul mercato nazionale, con il suo nome o marchio di fabbrica, apparecchiature prodotte da altri fornitori; il rivenditore non viene considerato “produttore”, se l’apparecchiatura reca il marchio del produttore a norma del numero 1);

3)  è stabilita nel territorio nazionale ed immette sul mercato nazionale, nell’ambito di un’attività professionale, AEE di un Paese terzo o di un altro Stato membro dell’Unione Europea;

4)  è stabilita in un altro Stato membro dell’Unione Europea o in un Paese terzo e vende sul mercato nazionale AEE mediante tecniche di comunicazione a distanza direttamente a nuclei domestici o a utilizzatori diversi dai nuclei domestici.

Per accedere al servizio di trasmissione del MUD tramite il sito MUD-Telematico, come previsto dal DL 76/2020, sarà necessaria una identità digitale (SPID o CNS).

TecnoLambro fornisce come ogni anno, a tutte le aziende che ne facciano richiesta, il supporto operativo per la predisposizione e trasmissione del MUD.

Inoltre, nel caso in cui i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche aderiscano a sistemi di gestione collettivi, tali sistemi possono comunicare, per conto dei produttori loro aderenti, i dati relativi al peso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolte attraverso tutti i canali, reimpiegate, riciclate e recuperate nell’anno solare precedente ai sensi dell’art. 7 c. 3 del D.M. 185/2007.